Spesso quando si parla di monitoraggio lo si associa alle frane.
In effetti molte frane necessitano di un controllo accurato.
Ma ci sono altre occasioni i cui il monitoraggio topografico entra in gioco. Sapere dove poter applicare la topografia di precisione può aprire nuove porte per il nostro lavoro.
Nei cantieri, ad esempio, dove le nuove costruzioni sostituiscono quelle più vecchie. Qui é importante controllare quello che ci stá intorno per riscontrare al più presto eventuali problemi di stabilità.
Nelle nuove costruzioni spesso i materiali vengono portati al limite. Anche qui può essere molto importante verificarne il loro comportamento nel tempo.
Sempre più spesso nelle costruzioni sono richiesti controlli in corso d’opera. Controlli di verticalità. Controlli dei piani orizzontali. A volte il monitoraggio di un edificio durante la sua costruzione può essere fondamentale.
Le costruzioni invecchiano, come noi. E anche loro hanno bisogno di controlli regolari per poterle mantenere in sicurezza. Per potercene prendere cura nel tempo occorre programmare una manutenzione mirata ed efficace. Ed il monitoraggio topografico può aiutare chi deve predisporre i piani di manutenzione a fare le scelte più appropriate nei tempi giusti.
A volte possono esserci lavorazioni a rischio in un cantiere.
E anche qui un controllo in tempo reale di spostamenti anche piccoli può permettere al personale di lavorare in sicurezza. E può permettere ai responsabili di scegliere in tempo reale la strada migliore per portare a termine il lavoro.
Di per se il monitoraggio rappresenta una delle attivitá più delicate nel panorama dei lavori topografici per l’alto livello di precisione che richiede. La necessitá di dover intervenire in zone disagiate e con tempi molto ristretti non fa altro che rendere ancora più complicata questa attivitá.
Per garantire la precisione richiesta è necessario progettare in modo accurato il sistema di monitoraggio da installare, dal tipo di strumentazione da usare fino al tipo di materializzazione da adottare per i punti di controllo.
Nel monitoraggio non si può tralasciare nulla e non si può improvvisare niente.
Ci sono delle procedure ben definite da seguire, sia in fase di rilievo che in fase di elaborazione.
Quando si rientra in ufficio dopo un rilievo normale si elaborano i dati e si esaminano i risultati.
Se ci sono delle misure fuori tolleranza o che non sono, a prima vista, corrette si ritorna in campagna a ripeterle.
Nel monitoraggio invece ripetere le misure non è possibile.